Wednesday, August 08, 2007

CONDANNIAMO A MORTE L`INDIFFERENZA

[...]La società moderna è in possesso dei mezzi per proteggersi, senza negare ai criminali la possibilità di redimersi. La pena di morte è crudele e non necessaria e questo vale anche per colui che ha fatto molto del male. »

Cosi diceva Papa Giovanni Paolo II in visita negli Stati Uniti .Era il 27 gennaio 1999.Sono passati 8 anni da quella dichiarazione ; nel frattempo , nel mondo si sono consumate altre pene capitali piu`o meno illustri , basti pensare all`impiccaggione di Saddam Hussein e oggi 8 Agosto 2007 , la pena di morte balza nuovamente agli onori della cronaca . Questa volta il condannato ha il volto di Kenneth Foster 30 anni ,accusato di essere stato complice di un giovane , che aveva ucciso un uomo che stava cercando di derubare. Gia`complice e quindi colpevole secondo lo Stato del Texas di morire il 30 Agosto nel braccio della morte.
... vivo negli Stati Uniti , patria , sostengono alcuni della democrazia e della liberta` , parole , solo parole alle mie orecchie; vivo nello Stato dell`Ohio dove
la pena capitale e` prevista (sedia elettrica) , ma non praticata . Vivo in un mondo dove lo Stato decide di togliere la vita ad un suo cittatino anche solo per aver commesso un adulterio, vivo in un mondo dove si perpetuano violenze inaudite contro civili , donne e bambini , vivo in un mondo dove l`indifferenza e`sovrana, dove spesso il tubo catodico ci ricorda che stanno accadendo dei fatti su cui tutti dovremmo riflettere. Io stasera cari amici , rifletto sulla mia indifferenza oggi "risvegliata" da un ragazzo di colore di nome Kenneth Foster...un nome come tanti , una vita che la "legge" oggi americana , domani dell`Arabia Saudita , domani chissa` ha deciso di spegnere.

6 comments:

Anonymous said...

sottoscrivo e sottolineo il fatto che sia un ragazzo afroamericano. purtroppo la discriminazione esiste ancora. i neri sono ancora spesso piu' poveri e indifesi a livello legale. speriamo in bene!

giuy said...

non immaginate nemmeno quante petizioni avrò firmato contro la pena di morte...il problema è che finchè non si smuove su questo tema il popolo americano, posso anche continuare a firmarle per molto altro tempo ancora. Chissà, forse l'Onu riuscirà a smuovere qualcosa...starò a vedere.

Kniendich said...

Attenzione a demonizzare sempre l'operato dell'America, in tal modo si innesca sfiducia nella cultura occidentale di cui l'America volenti o nolenti, ne è la rappresentante. Non si possono condannare gli atti di terrorismo musulmano e poi vergognarsi se portiamo il crocifisso al collo. L'unico potere dell'Europa è l'euro, null'altro...siamo un gruppo di disorganizzati.

rob said...

Sottoscrivo anch'io ed aggiungo: è vero gli USA sono un grande Paese e lo apprezzo per tante cose, ma per la pena di morte ed altre strane leggine locali (soprattutto quelle sulle abitudini sessuali degli esseri umani) a volte non la capisco e non capisco gli americani...
Grazie per la tua visita, sei sempre la ben venuta (anche la texana ovviamente...) :-)

Anonymous said...

out of theme: finalmente il mio google reader si è deciso a leggere i tuoi feed. Finora si rifiutava -noioso, lui- . Leggo che preannunci traslochi. Noi si è curiose, sai..

Tiziana Russo said...

"Ora, può darsi che il supplizio più grande e più forte non stia nelle ferite, ma nel sapere con certezza che, ecco, tra un'ora, poi tra dieci minuti, poi tra mezzo minuto, poi adesso, ecco, in quell’istante, l'anima volerà via dal corpo e tu non esisterai più come uomo, e questo ormai con certezza; l’essenziale è questa certezza. [...] La punizione di uccidere chi ha ucciso è incomparabilmente più grande del delitto stesso. L'omicidio in base a una sentenza è incomparabilmente più atroce che non l’omicidio del malfattore."
L'idiota, Dostoevskij