Domenica mattina
il cellulare-sveglia che squilla e che hai dimenticato acceso
le chiacchere di mamma e papa` svegli da molte ore prima di te
l`odore di caffe` misto a l`odore di sugo che ti fa dire : ma che ora e`???
l`alzarsi assonnata e il precipitarsi alla finestra per vedere se anche oggi piove
la tv che fa scorrere le immagini di una Roma stracolma di pellegrini per la beatificazione di Papa JPII
il rito della radio che fa tanto sunday morning
la telefonata a una delle sorelle per sapere se verra` a pranzo da noi
una domenica come tante altre
un primo maggio che vogliono ancora farcoi credere sia una giornata di festa per un lavoro che non c`e`
Primo maggio ,un altro mese e` iniziato ,l`estate si avvicina e io e` gia` da un po` che non credo piu` alle promesse !
Buona Domenica !
Un compagno allegro è una carrozza in un viaggio a piedi. Johann Wolfgang Goethe
Saturday, April 30, 2011
Wednesday, April 27, 2011
Omaggio a un poeta...
¿Qué se ama cuando se ama, mi Dios: la luz terrible de la vida
o la luz de la muerte? ¿Qué se busca, qué se halla, qué
es eso: amor? ¿Quién es? ¿La mujer con su hondura, sus rosas, sus volcanes,
o este sol colorado que es mi sangre furiosa
cuando entro en ella hasta las últimas raíces?
¿O todo es un gran juego, Dios mío, y no hay mujer
ni hay hombre sino un solo cuerpo: el tuyo,
repartido en estrellas de hermosura, en partículas fugaces
de eternidad visible?
Me muero en esto, oh Dios, en esta guerra
de ir y venir entre ellas por las calles, de no poder amar
trescientas a la vez, porque estoy condenado siempre a una,
a esa una, a esa única que me diste en el viejo paraíso.
Gonzalo Rojas
¿Qué se ama cuando se ama, mi Dios: la luz terrible de la vida
o la luz de la muerte? ¿Qué se busca, qué se halla, qué
es eso: amor? ¿Quién es? ¿La mujer con su hondura, sus rosas, sus volcanes,
o este sol colorado que es mi sangre furiosa
cuando entro en ella hasta las últimas raíces?
¿O todo es un gran juego, Dios mío, y no hay mujer
ni hay hombre sino un solo cuerpo: el tuyo,
repartido en estrellas de hermosura, en partículas fugaces
de eternidad visible?
Me muero en esto, oh Dios, en esta guerra
de ir y venir entre ellas por las calles, de no poder amar
trescientas a la vez, porque estoy condenado siempre a una,
a esa una, a esa única que me diste en el viejo paraíso.
Gonzalo Rojas
Monday, April 18, 2011
Mercedes Sosa - Todo Cambia canción
E` con sorpresa ,piacevole, vedendo al cinema il super publicizzato Habemus Papam di Moretti che ho riascoltato la canzone di Mercedes Sosa ...vecchio CD tra gli altri che ho rispolverato tornando a casa.Ricordi e quanti, riascoltando questa canzone ...potenza della musica.
Riguardo al film,beh a me e` piaciuto molto per l`originalita` , un Papa colpito dalla Sindrome di Celestino che si sente inadeguato e che a me da cristiana fa pensare : "..azz!!!ma come ha fatto a toppare lo Spirito Santo ???" ...cambia todo cambia...
Saturday, April 16, 2011
Eliza Doolittle - Pack Up official video.
Ho parlato troppo presto ...fino a domani pioggia e che pioggia!!!
e allora meglio cantare ,tanto gia` piove e se canto e` come se piovesse gia` sul bagnato !!!
Augurandovi un buon wee end ecco la "mia" canzone del momento .
Friday, April 15, 2011
Monday, April 11, 2011
La storia siamo noi ...pero` lo abbiamo dimenticato
Lettere choc alla Padania
“Ma vadano a fare in culo immigrati, profughi, clandestini e tutto il governo!” Il canale di Sicilia ha appena inghiottito altri 250 cristi, morti senza facce né nomi, e a sfogliare le pagine delle lettere della Padania non si crede ai propri occhi. Per giorni e giorni una distesa di missive senza pietà: “Non riesco ad addolorarmi troppo per le continue perdite di vite umane” scrive un militante sabato 9 aprile. E il giornale di Bossi gliela pubblica senza fiatare.
Giovedì 7 aprile, all’indomani della tragedia: “Sarebbe ora di chiamare questa gente con il loro vero nome: delinquenti comuni”. Oppure: “Quando sento l’insistente sproloquio sulla integrazione della invasione nord africana mi vengono disfunzioni ormonali di giramenti di zibedei”. Ci sono poi razzismi esibiti senza pudori: “Cosa vengono a cercare in Italia questi spavaldi giovani dai modi così arroganti e baldanzosi?” chiede Silvana da Milano. E trova subito la risposta: “Non il lavoro, o perlomeno non quello onesto”. Sarcasmi muscolari: “Assistere alle scene che si stanno svolgendo a Lampedusa fa montare il sangue alla testa. Ma come? Sono venuti qua di loro spontanea volontà e poi osano anche lamentarsi perché non trovano l’hotel a 5 stelle? Si lamentano perché non hanno camere confortevoli e devono sostare al sole, come se non fossero abituati al sole”. Non c’è compassione. “Siamo uno Stato di merda”, scrive Lucio. “Serve la cattiveria” gli fa eco Marco. “Mano pesante, sorveglianza armata, con l’ordine di fare fuoco”. “I nostri cuori sono troppo pavidi” denuncia Davide. Cinismo da bar Sport: “Provate a pensare cosa ci costano questi sbarchi di clandestini: quanti aumenti delle pensioni minime”.
Che dire? Molti di questi lumbard hanno (o hanno avuto) un parente emigrato in Svizzera, dove negli anni Settanta si celebravano referendum anti-stranieri. Non era facile essere un sau-tschingg, un porco-italiano. Li difese lo scrittore Max Frisch, l’autore di Homo Faber, con una frase rimasta celebre: “Volevamo braccia, sono arrivati uomini”.
(blog di Repubblica)
...Pero`la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
Ma gia` troppe volte si e` fermata davanti all`ignoranza.Le foto sono di migranti italiani ,di disperati che fecero loro malgrado,la storia di questo Paese.
Lettere choc alla Padania
“Ma vadano a fare in culo immigrati, profughi, clandestini e tutto il governo!” Il canale di Sicilia ha appena inghiottito altri 250 cristi, morti senza facce né nomi, e a sfogliare le pagine delle lettere della Padania non si crede ai propri occhi. Per giorni e giorni una distesa di missive senza pietà: “Non riesco ad addolorarmi troppo per le continue perdite di vite umane” scrive un militante sabato 9 aprile. E il giornale di Bossi gliela pubblica senza fiatare.
Giovedì 7 aprile, all’indomani della tragedia: “Sarebbe ora di chiamare questa gente con il loro vero nome: delinquenti comuni”. Oppure: “Quando sento l’insistente sproloquio sulla integrazione della invasione nord africana mi vengono disfunzioni ormonali di giramenti di zibedei”. Ci sono poi razzismi esibiti senza pudori: “Cosa vengono a cercare in Italia questi spavaldi giovani dai modi così arroganti e baldanzosi?” chiede Silvana da Milano. E trova subito la risposta: “Non il lavoro, o perlomeno non quello onesto”. Sarcasmi muscolari: “Assistere alle scene che si stanno svolgendo a Lampedusa fa montare il sangue alla testa. Ma come? Sono venuti qua di loro spontanea volontà e poi osano anche lamentarsi perché non trovano l’hotel a 5 stelle? Si lamentano perché non hanno camere confortevoli e devono sostare al sole, come se non fossero abituati al sole”. Non c’è compassione. “Siamo uno Stato di merda”, scrive Lucio. “Serve la cattiveria” gli fa eco Marco. “Mano pesante, sorveglianza armata, con l’ordine di fare fuoco”. “I nostri cuori sono troppo pavidi” denuncia Davide. Cinismo da bar Sport: “Provate a pensare cosa ci costano questi sbarchi di clandestini: quanti aumenti delle pensioni minime”.
Che dire? Molti di questi lumbard hanno (o hanno avuto) un parente emigrato in Svizzera, dove negli anni Settanta si celebravano referendum anti-stranieri. Non era facile essere un sau-tschingg, un porco-italiano. Li difese lo scrittore Max Frisch, l’autore di Homo Faber, con una frase rimasta celebre: “Volevamo braccia, sono arrivati uomini”.
(blog di Repubblica)
...Pero`la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
Ma gia` troppe volte si e` fermata davanti all`ignoranza.Le foto sono di migranti italiani ,di disperati che fecero loro malgrado,la storia di questo Paese.
Saturday, April 09, 2011
Mare ,sole , granita e briosche!
Oggi prima giornata di mare e prima granita della stagione ,ad Acicastello ...che goduria!
Ben arrivata Estate?
Speriamo che per una volta la Cantantessa si sbagli,non vorrei che arrivasse la pioggia di aprile !!! Una cosa e` certa :Nei lunghi e sconfinati inverni,dolenti e gelidi ,ho simulato un invidiabile benessere...anch`io !
Oggi prima giornata di mare e prima granita della stagione ,ad Acicastello ...che goduria!
Ben arrivata Estate?
Speriamo che per una volta la Cantantessa si sbagli,non vorrei che arrivasse la pioggia di aprile !!! Una cosa e` certa :Nei lunghi e sconfinati inverni,dolenti e gelidi ,ho simulato un invidiabile benessere...anch`io !
Thursday, April 07, 2011
Anima vagabonda ...
Anche se con un po` di fatica ,sto finendo di leggere il libro di Saramago ,Viaggio in Portogallo.Storia di un viaggiatore senza nome ,tra le bellezze di un Paese ,il Portogallo appunto, dove personalmente mi piacerebbe tornare per riviverne anche quella sottile malinconia percepita gia` all`arrivo alla stazione di Santa Apolonia.
Nella prefazione del libro che non vuole essere una prefazione,perche` come dice l`autore , Saramago non ama le prefazioni, leggo :
...Ma il viaggio e` di per se una continua prefazione ,un prologo a qualcosa che deve sempre ancora venire e sta sempre ancora dietro l`angolo;partire,fermarsi,tornare indietro,fare e disfare le valigie,annotare sul taccuino il paesaggio che sfugge,si sfalda ,si ricompone,mentre lo si attraversa[...]
Il viaggio sempre ricomincia,ha sempre da ricominciare,come la vita,e ogni sua annotazione e` un prologo[...]
Anche le scelte sono forse come un viaggio?E come andrebbero fatte?
Forse,bisognerebbe essere come il viaggiatore di Saramago,vivere intensamente il viaggio ,raccoglierne i lati oscuri ,ma anche i colori ,percorrere con decisone una strada ,perdersi ,sbagliare strada,tornare indietro e fin quando se ne avra` voglia , riiniziare un altro viaggio,imprevedibile e mai banale , come la vita.
Anche se con un po` di fatica ,sto finendo di leggere il libro di Saramago ,Viaggio in Portogallo.Storia di un viaggiatore senza nome ,tra le bellezze di un Paese ,il Portogallo appunto, dove personalmente mi piacerebbe tornare per riviverne anche quella sottile malinconia percepita gia` all`arrivo alla stazione di Santa Apolonia.
Nella prefazione del libro che non vuole essere una prefazione,perche` come dice l`autore , Saramago non ama le prefazioni, leggo :
...Ma il viaggio e` di per se una continua prefazione ,un prologo a qualcosa che deve sempre ancora venire e sta sempre ancora dietro l`angolo;partire,fermarsi,tornare indietro,fare e disfare le valigie,annotare sul taccuino il paesaggio che sfugge,si sfalda ,si ricompone,mentre lo si attraversa[...]
Il viaggio sempre ricomincia,ha sempre da ricominciare,come la vita,e ogni sua annotazione e` un prologo[...]
Anche le scelte sono forse come un viaggio?E come andrebbero fatte?
Forse,bisognerebbe essere come il viaggiatore di Saramago,vivere intensamente il viaggio ,raccoglierne i lati oscuri ,ma anche i colori ,percorrere con decisone una strada ,perdersi ,sbagliare strada,tornare indietro e fin quando se ne avra` voglia , riiniziare un altro viaggio,imprevedibile e mai banale , come la vita.
Tuesday, April 05, 2011
Loredana bertè Dedicato
dedicato a Scimmietta che mi ha fatto mettere questa canzone in macchina per ben tre volte...
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